venerdì 11 gennaio 2013

Un popolo di tifosi in mutande

Marco Cedolin
Senza dubbio quella del prossimo febbraio sarà la consultazione elettorale in assoluto più inutile e farsesca  di tutta la storia della Repubblica. Una competizione fra partiti depotenziati, privi di ogni programma, che già prima del voto si sono impegnati (essendo stato loro ordinato) a seguire pedissequamente qualsiasi dettame imposto dalla BCE, senza alcuno spazio di autonomia rispetto ai diktat europei. Unitamente ad alcune liste "alternative" che in varia misura affrontano qualcuno dei problemi ferali che attanagliano il paese, senza però mostrare l'intenzione di risalire alla radice degli stessi.
Logica vorrebbe che una campagna elettorale di questo genere si svolgesse in un clima permeato dal disinteresse e dallo scetticismo, nei confronti di una commedia stantia che non diverte più nessuno.
Ma la logica purtroppo di questi tempi è merce rara, di quella sconosciuta ai più, e gli italiani mai come questa volta sembrano avere dismesso ogni anelito d'intelligenza per vestire la casacca del tifoso che urla e strepita per la squadra del cuore....


In un battito di ciglia tutti i problemi reali che rovinano la vita dei cittadini e precludono qualsiasi prospettiva di futuro, sembrano essere spariti come per incanto, fagocitati dal tifo ancestrale per il partito del cuore. Destra e sinistra, Berlusconi e Santoro, antifascismo e anticomunismo d'accatto, sembrano tornati a farla da padrone, con milioni di persone pronte a scannarsi (fortunatamente il più delle volte virtualmente) per un confronto in TV, una frase di Berlusconi, di Bersani o perfino di Grillo. Milioni di occhi incollati ai teleschermi, dove si discute del nulla assoluto, ma si finge di litigare aspramente per adescare la massa dei tifosi, incantati dalla musica dei pifferai. Milioni di persone che resuscitano il tifo sopito, entusiasmandosi nel riscoprirsi di destra o di sinistra, com tutto il corollario di miti e demoni maldestramente rappresentato dal politico di turno in TV. Milioni di contese che spaziano dai social network alle mailing list dei movimenti, imperniate sul nulla cosmico della "curva" di appartenza.

Il tutto mentre il Titanic Italia cola sempre più a fondo, con la benedizione dei futuri naufraghi impegnati a scazzottarsi fra loro, perché il vero problema non è tanto la prospettiva di affogare, quanto il dramma di poter defungere a destra, desiderando di crepare a sinistra o viceversa.

6 commenti:

samuela ha detto...

Ci conoscono troppo bene. Pavlov era un -bastardo- dilettante a confronto.

marco cedolin ha detto...

Vero, Samuela!

lelamedispadaccinonero ha detto...

ho avuto il coraggio di visionare i programmi dei vari partiti :
svendita del patrimonio pubblico
privatizzazioni
liberalizzazioni
pseudo lotta al millesimo del pil volgarmente chiamata "casta"
tutti rigorosamente pro euro
nessuno che osa ritrattare il MES

la gente voterà questi maledetti e il gioco continuerà all'infinito mentre l'italia sarà sempre più dello straniero e noi dovremo fare i cinesi all'estero..

bella la globalizzazione eh?

Luka78 ha detto...

Ciao Marco, buongiorno.

Il tempo passa ( inesorabilmente ) ma gli italioti rimangono quello che sono sempre stati: idioti!
Come hai descritto tu, nonostante il caos economico sempre presente, il popolino si è rituffato nella cloaca televisiva a battibeccarsi tra le marionette di turno che, in caso di vittoria alle "elezioni", "governeranno" il paese nei prossimi cinque anni.

Ma così come scrissi in un commento al tuo articolo del 20 agosto scorso, "Le torce della dispoerazione", qui in Italia, ormai dalla primavera dell'anno appena passato, sembra che tutto vada bene. La gente non perde il lavoro, tanta altra viene assunta, nessuno si suicida più e siamo alla fine del tunnel. Quindi, perchè lagnarsi? Di conseguenza preoccupiamoci, così come si faceva nei bei vecchi tempi, dei battibecchi da Ballarò, da Vespa, da Santoro e immergiamoci nuovamente nei monologhi di Travaglio, Saviano e Benigni. Manca la resurrezione del "Popolo viola" e tutto sembra ritornare indietro di 3-4 anni fa quando, a crisi ufficialmente scoppiata nel 2008 e in un Italia col destino segnato, il popolo italiota non aveva altro a cui pensare se non alle avventure giudiziarie, prima, e, a partire dal 2010, sessuali di Mister B.

Va bene così! L'ascesa di Monti, grazie a Re Giorgio, non è servita a nulla. Anzi!!!

Luca D'Amico

P.S.
A proposito di battibecchi televisivi: l'altro ieri, di ritorno dal lavoro, ho acceso la tv e, cambiando canale, ho messo su La7 proprio nel momento in cui Santoro e Berlusconi incominiciavano a litigare. Beh, non so te ( ma credo che anche tu avrai avuto la stessa impressione ), ma sembrava tutto organizzato a tavolino ad uso e consumo per il popolino. Si vedeva chiaramente che entrambe le parti, esclusa la scena nella quale Berlusconi puliva la sedia in cui si era seduto Travaglio, che nel loro modo di fare esageravano a urlare e dimenarsi. Era palese! C'è da vedere anche se i "buuu" contro Berlusconi urlati dal pubblico in sala, fossero genuini o anch'essi creati ad arte.

lelamedispadaccinonero ha detto...

@luka78
non ti sbagli, è un teatrino progettato nel minimo dettaglio.
anche la storiella del simbolo m5s copiato (da un ex grillino che più volte si è visto in tv -rete4)è solo un progetto made in casaleggio per far pensare alle masse che m5s è scomodo ed il sistema vuole boicottarlo...
ahahahah
m5s scomodo al sistema???
un movimento vicino al vaticano, alle banche private, amante della moneta elettronica, del modello lavorativo alla marchionne e sostenitore di liberalizzazioni e privatizzazioni???
grillini aprite gli occhi
SOLO UNA RIVOLUZIONE POPOLARE PUò SALVARCI
p.s. ciao Marco e complimenti come sempre

@enio ha detto...

pensa che l'hanno capita anche gli ex comunisti che già pensano di allearsi con Monti e passargli la palla del governo!!!!