lunedì 22 ottobre 2012

Disoccupato? Sporco brutto e cattivo

Marco Cedolin
Mentre le foglie secche mormorano sul selciato ad ogni refolo di vento, ricordandoci la presenza dell'autunno incipiente, non é necessaria alcuna associazione mentale per avere ben chiare le proporzioni del dramma epocale nel quale i grandi poteri finanziari ci hanno calato nostro malgrado, con l'unico intendimento di ridurci in stato di schiavitù, prima a livello psicologico e poi anche a livello fisico.
In Italia ormai un italiano su due é senza lavoro, o per essere più precisi si ritrova nella condizione di non riuscere ad ottenere lavorando un qualche reddito di sopravvivenza. In parole povere, dal momento che nel nostro paese non esiste un reddito di cittadinanza e gli ammortizzatori sociali sono un affare per pochi intimi, sopravvive solamente grazie all'aiuto dei genitori, del coniuge o di qualche famigliare.
Anche un bimbo delle elementari non faticherebbe a comprendere come una situazione di questo genere, acuita ogni giorno che passa dai provvedimenti decisi dai banchieri che usurpano le poltrone di governo, non possa essere a lungo sostenibile e come le responsabilità della stessa allignino fra le pieghe di un sistema ormai giunto al collasso e totalmente incapace di garantire ai cittadini perfino le prerogative di base necessarie per la sopravvivenza.
Nonostante ciò tanto i pennivendoli quanto i banchieri scesi in politica (entrambi ben lontani dai tempi delle elementari) fingono d'ignorare la gravità della situazione e quando vi si accostano lo fanno con l'intento di addossare ogni responsabilità del disastro proprio alla vittima dello stesso: il disoccupato.
Sul Corriere della Sera di oggi campeggia uno studio Eurofond....


all'interno del quale i 14 milioni di giovani disoccupati europei, in neolingua "neet" o se preferite inattivi, vengono accusati di non lavorare, non studiare e non praticare neppure uno stage, gravando sulle spalle dell'Europa sotto forma di un costo di 153 miliardi di euro. Questa massa di giovani sfaticati, ingrati e pure puzzolenti, di età compresa fra i 15 ed i 29 anni, stando agli autori dello studio, si rendono colpevoli non solo di essere senza un impiego, ma anche di non dedicarsi anima e corpo alla ricerca di un'occupazione. Occupazione che naturalmente, viene lasciato intendere, sarebbe lì ad aspettarli se solo avessero voglia di cercarla.
Se solamente quella che più avanti viene definita "generazione perduta" abbandonasse lo status di sfaticato, per integrarsi nel circuito produttivo, il PIL europeo aumenterebbe all'istante dell'1,2%, garantendo un futuro di prosperità che questi giovinastri invece continuano a negarci.
Ma questa masnada di sfaccendati anche quando lavora non è disposta a dare il meglio di sè, dal momento che in Europa il 30% dei giovani che lavorano ha un impiego part time ed il 42% un lavoro precario.

In Italia le colpe di questa massa di scansafatiche sono, se possibile, anche più gravi, poichè il loro ostinarsi a stare con mani in mano costa alle casse nazionali 32,6 miliardi di euro e se lavorassero il PIL salirebbe magicamente di almeno il 2%.
Se veramente il problema stesse in questi termini davvero non si comprende la ragione per cui anzichè impegnarsi a promuovere leggi per favorire i licenziamenti, il governo non provveda a stanziare qualche decina di miliardi per dare lavoro ai disoccupati, loro finalmente avrebbero modo di sostentarsi e le casse statali ne trarrebbero giovamento.

Sempre sulla pagina del Corriere nell'edizione odierna, anche lacrima Fornero non manca di lanciare qualche stillettata ai giovani sfaccendati che rovinano l'Italia. Non devono essere troppo schizzinosi quando si tratta del primo lavoro (e pure del secondo, del terzo, del decimo e del 157esimo aggiungeremmo noi) afferma il ministro, meglio prendere la prima offerta e non aspettare più il posto ideale, l'importante é attivarsi.
Peccato che l'attivazione, aggiungeremmo ancora, sia un bene poco commestibile ed a mancare non sia tanto il "posto ideale" quanto un qualche mestiere che consenta di mettere insieme il pranzo con la cena e prescinda dagli stage e dai corsi di formazione dove si lavora gratis che invece abbondano in questo disgraziato paese.

Insomma la schiavitù è colpa dello schiavo che pur essendo tale non è mai schiavo abbastanza e rifiuta di attivarsi per diventarlo di più, questo scansafatiche!


16 commenti:

nonno enio ha detto...

sono in aumento le richieste di posti di cameriere... gente diplomata che ha necessità e voglia di lavorare checchè ne dica la Fornero... peccato che il lavoro in questi anni scarseggia e chi ce lìha se lo tiene stretto

Betelgeuse ha detto...

Sono stata disoccuapata per più di un anno e a settembre ho finalmente trovato lavoro. E visto che sono "svogliata e sfaccendata", mi sono adattata a un part time. Ma in questo anno e mezzo mi sono sentita "accusare" di non VOLER lavorare, di non VOLERMI piegare a prendere tutto quel che veniva, di non VOLERMI sacrificare abbastanza. Da una certa prospettiva, è vero. Ci sono condizioni lavorative sotto le quali preferisco scendere ad altri compromessi. L'attuale situazione lavorativa ha ribaltato completamente l'etica del lavoro stesso: se non accetti di essere sfruttato e trattato come una pezza da piedi, sei uno sfaticato ed è solo colpa tua se non trovi un'occupazione fissa. Fissa? Cos'è, un nuovo tipo di colla in tubetto? Vado avanti per la mia strada con le mie convinzioni che non mi stancherò mai di esprimere. E' una forma di resistenza personale che non vuole piegarsi a ciò a cui la gente vorrebbe credere, per comodità.

Rossland ha detto...

Come dire che se i giovani fossero meno schizzinosi le fabbriche non chiuderebbero; che se accettassero di lavorare gratis dieci ore al giorno in uno studio di architettura, di ingegneria o nelle corsie degli ospedali l'economia riprenderebbe a girare salvando il paese dal baratro.
Nel mondo alla rovescia, ciò che disturba il potere è quella caratteristica pedantemente umana di voler pure mangiare, avere un letto al caldo dove dormire e magari (pretenziosi!) amare e mettere al mondo dei figli.
Cose cui può tranquillamente provvedere la scienza, così che anche i ricercatori possano lavorare (sempre a gratis, s'intende) perfezionando quel circolo virtuoso per cui tutti lavorano per il bene del Pil senza mettere avanti quell'odioso individualismo di pensare alla propria sopravvivenza prima che allo spread.
Avrei una soluzione, volendo: mettere in costituzione un articoletto che preveda 2 anni di lavoro obbligatorio e gratuito in un call center, prima di presentarsi come candidato in parlamento, e almeno 5 a scaricare cassette ai mercati generali - alle stesse grattuite condizioni - per un aspirante alla poltrona di ministro.
A volte mi chiedo perché ci lasciamo offendere quotidianamente, e in modo così volgare, da chi dovrebbe "servire il paese", cioè noi.
Dalle mie parti si chiama essere "bechi e bastonai".

Diario di una disoccupata per bene ha detto...

Il titolo del tuo post è veramente diretto. Nel mio caso, come in quello della maggior parte dei laureati 30 enni come me, potrebbe facilmente diventare: Laureati?preparati, masterizzati e da tenere lontani.
Una intera generazione che cerca comunque di tirare avanti adattandosi a fare quello che trova non si merita le parole della signora ministro Fornero, dopo che i suoi stessi colleghi ci hanno fatto bruciare 20 anni di studio, considerandoli come vizio e non come merito.
Io ho un blog sui disoccupati che definisco per bene, se ti va fai un passo, ciao
http://diariodiunadisoccupataperbene.blogspot.it/

Alba Kan ha detto...

La Fornero dice che c'è disoccupazione perchè i giovani sono "schizzinosi" ... non gli va bene mai niente...
Gli offri un co.co.co e non va bene, vuoi fargli aprire la partita iva e non va bene, il precariato non va bene... sono davvero incontentabili!

Mesi prima la Fornero ha detto che lavoro non è un diritto a differenza di quello che afferma la nostra costituzione, quindi siamo nella situazione di: "o mangi questa minestra o butti la Fornero dalla finestra"...come dice il vecchio e saggio detto...

;)

lelamedispadaccinonero ha detto...

quello che mi fa schifo davvero è che la gente comune non fa tacere questi usurai... stiamo ancora buoni buoni a prenderci calci nei denti... un popolo con gli attributi avrebbe fatto paura al governo anni or sono...
l'italiano medio oltre a credere nella differenza tra dx e sx, pensa che con le manifestazioni possa cambiare qualcosa...
abbiamo subito un golpe e stiamo ancora a parlarne???

mensa andrea ha detto...

cari giovani, un gran torto l'avete..... non avete ancora capito che come i giovani di 70 anni fa, dovreste cominciare a far fuori queste merde di governanti, ma non ideologicamente, ma fisicamente.

mensa andrea ha detto...

quando ci si rammollisce, pensando che una delega, mesa una volta ogni 5 anni, serva a far valere i vostri diritti, si merita questo e altro. Noi vecchi abbiamo un gran torto, quello di aver creduto che democrazia fosse questo schifo, e molti di noi pure hanno sacrificato la loro vita, per fare in modo che un'oca modello Fornero, venisse a insultarvi. Mi scuso a nome di tutta la mia generazione, che ha combattuto per ottenere una vita decente, ma poi ha creduto che le conquiste fossero intoccabili. Errore grossolano.... la conservazione non molla mai ed al minimo tentennamento restaura il proprio potere.

mensa andrea ha detto...

ps. nessuno però dimentichi che questo governo è tenuto in quel posto da persone che son state VOTATE, per cui, la prima opera da fare è far capire a costoro come funziona il gioco

marco cedolin ha detto...

Grazie per le testimonianze, le opinioni e le riflessioni.
Passerò sicuramente a leggere il "diario di una disoccupata per bene" che ho l'impressione sia molto interessante ;-)

Anonimo ha detto...

Mia figlia, laureata all'Accademia di Belle Arti, per non pesare sulle esauste finanze della famiglia, lavora alcune sere alla settimana come cameriera in un localaccio tamarro a Torino, a volte con orari dalle 18 alle 6 del mattino per 6 euro/ora e 7 nei festivi. Qualche volta mi sembra poco contenta, allora io le ricordo che non deve essere choosy, deve starci dentro e ricordarsi che anche il signor Mac Donald ha cominciato come lei e poi è diventato chi sappiamo!

marco schanzer ha detto...

Il Lavoro , non e' una cosa che si cerca.....(?) ne una cosa che si ottiene da un datore di Lavoro (??).
Il Lavoro e' o quella cosa che fai per realizzare te stesso , o quello che fai per la Societa' .
Il Lavoro ce' .
Se poi , si dice Lavoro ma si intende stipendio...magari dimenticando che stipendio non vuol dire la serenita' di poter pagare le cose che ti premono addosso...perche' , appunto , il "datore di Lavoro" e' uno speculatore e non un ingranaggio sociale....allora si fa ancora piu' confusione .
In sintesi...e' la serenita di poter pagare le cose che sei sotto pressione a dover pagare .....che si cerca....?
Ma allora le cose da fare sono due : la piu' lineare e' stamparti i soldi in abbondanza ( perche' mai lasciare che i soldi che usi tu siano fabbricati da un altro....con tutte le conseguenze di dipendenza del caso ?) , ma la cosa migliore da fare e' riorganizzare la logica sociale di accesso alle cose che servono .
Che l'uomo abbia bisogno di stabilire dei Diritti...non dovrebbe essere una cosa cosi' difficile da capire.....ma forse abbiamo scuole che diseducano .

nonno enio ha detto...

siamo messi male ed è inutile che continuano a menarci il torrone che va tutto bene e che noi per stare in Europa non abbiamo bisogno dei soldi della BCE.... poco lavoro e quel poco è anche mal retribuito

*Dioniso*777* ha detto...

ma è solo questione che questi giovani finiscano i risparmi delle famiglie. E ne ho già conosciuti molti avendo anticipato la crisi di almeno cinque anni. Lo scrivevo ieri, io dopo aver consegnato due volte plichi di 50 C.V e non aver nemmeno ricevuto una risposta ... e dopo le varie offerte di lavoro a 200\250 euro mese o stage puntualmente rifiutati ... non faccio più un cazzo, non pago l'affitto, sono malato, io a la mia compagna e siamo abbandonati a noi stessi. Credete che la reggano tutti questa situazione? Dovremo cominciare a preoccuparci perché gli effetti saranno solo collaterali poi ...
Lo scrivevo ieri, ragazzi, non cercatelo nemmeno il lavoro, non siamo in un paese civile!

Tina ha detto...

Lo chiami lavoro Marco, ma traduco schiavismo, siamo alla scelta che, non potendo svalutare l'euro, si svaluta il lavoro, chi non accetta di fare 10 ore di lavoro notturno a 5€ l'ora, può crepare di fame, conosco un solo modo per uscire da questo incubo, uscire dalla UE e detta da una che ci ha creduto a suo tempo...

Notte buona Marco ;-))

eleonora ha detto...

Mi dispiace per il fuori tema ma vorrei segnalare che Gianni Lannes giornalista di grande coraggio e di grande valenza per le inchieste che ha fatto libero è stato costretto a ritirarsi

Gianni Lannes10/30/2012
Pressioni intimidatorie sulla mia famiglia (dopo alcuni attentati), già inultilmente denunciate all'autorità giudiziaria - ed interrogazioni parlamentari rivolte a ben due governi (Berlusconi & Monti), ancora oggi senza risposta, previa revoca della protezione dello Stato senza alcuna motivazione - mi hanno indotto a questa dolorosa scelta. In ogni caso non ho paura di nulla e di nessuno!

E' una infamia, è la vittoria del male sul bene, non si può restare indifferenti!
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/10/il-bene-comune.html#comment-form