mercoledì 20 giugno 2012

Anche la Germania boccia il TAV

Marco Cedolin

Nonostante in Italia esista un silenzio omertoso sull'argomento, in tutta Europa stanno riducendosi sempre più i paesi ancora disposti ad investire al futuro su un progetto ritenuto obsoleto ed antieconomico come quello dell'alta velocità. In parte a causa della crisi economica che ha ridotto drasticamente le risorse disponibili, in parte perché dove già esiste il TAV ha ormai mostrato tutti i suoi limiti di costosissimo "gioco che non vale la candela".
Dopo la rinuncia di Lisbona (previsto luogo di partenza dell'immaginifico corridoio 5 Lisbona - Kiev) che nel mese di marzo ha definitivamente abbandonato il progetto dell'alta velocità, già sospeso da oltre un anno, decidendo di privilegiare lo sviluppo delle tratte marittime, è arrivato anche il turno della Germania.
In un'intervista di qualche settimana fa, il presidente delle ferrovie tedesche, Rudiger Grube ha infatti rivelato il disinteresse nei confronti di nuovi progetti TAV e la volontà di privilegiare l'affidabilità, anziché la velocità......

Alla luce di questa decisione, la commessa di 6 miliardi di euro assegnata dalle ferrovie tedesche alla Siemens, per la costruzione di 220 nuovi treni ICE che entreranno in servizio nel 2020, riguarderà macchine in grado di raggiungere una velocità massima di 230/250 Km/h e non i 300 km/h degli attuali TAV che in Germania corrono sulle sole 2 tratte ad alta velocità esistenti, Colonia - Francoforte e Norimberga - Ingolstadt.

Grube ha motivato questa decisione sostenendo che "Per la Germania la velocità di 250 chilometri all'ora è più che sufficiente" e aggiungendo che costruire nuove tratte ad alta velocità costerebbe troppo, senza tener conto che il rallentamento da 300 a 250 della velocità massima comporterà tutta una serie di vantaggi che vanno dal minor costo di produzione e di manutenzione dei treni al minor costo di manutenzione delle linee.

Il suo epigono italiano Mauro Moretti, ad delle Ferrovie, nonostante si trovi ad operare in uno stato sull'orlo della bancarotta, dove i cittadini vengono spremuti come limoni e stanno perdendo qualsiasi residuo di ammortizzatore sociale, sembra essere al contrario di tutt'altro avviso.
Trenitalia ha infatti appena assegnato a Bombardier e Ansaldo Breda una commessa per nuovi super treni ad alta velocità che potranno sfrecciare a 360 all'ora, nonostante le tratte esistenti che consentono velocità di quel genere siano estremamente esigue.

Non dimenticatevi di Moretti quando nei prossimi mesi vi domanderanno nuovi sacrifici per il bene del paese, motivando questa necessità con la congiuntura internazionale e l'entità del debito pubblico. Sarà anche grazie a lui se sprofonderemo nel burrone ad alta velocità, con il vento che ci scompiglia i capelli.


3 commenti:

marco schanzer ha detto...

Bucare le montagne per lanciarci dentro proiettili cargo ?Perche' tutta questa fretta ?

emilio ha detto...

Moretti va fermato. è uno assolutamente non in grado.

GIANCARLO VERDECCHIA ha detto...

Il Signor Moretti non consce o fa finta di ignorare il concetto di sviluppo sostenibile:l'altissima velocità nei treni ,specialmente nel nostro paese risulta antieconomica per le risorse da spendere in questo momento di bassa congiuntura economica e soprattutto per l'alto rapporto Costi/benefici.Non parliamo poi dei motivi ambientali che impedirebbero opere altamente faraoniche.E' finito il tempo di buttare risorse al vento solo per stuzzicare la mania di grandiosità di alcuni finti sprovveduti amministratori!