venerdì 6 aprile 2012

Questa sinistra innamorata del bene comune

Marco Cedolin 
 E' umanamente comprensibile il fatto che che larga parte della sinistra stia tentando di nascondere la "calce e il carrello", unitamente a lunghi anni passati a firmare dodecaloghi collaborando con coloro che fingeva di combattere, dietro il "bianco lenzuolo" costituito da liste civiche che in qualche misura le garantiscano una rinnovata verginità. 
Meno comprensibile resta il fatto che questa verginità venga costruita attingendo al nome di un movimento che ha sempre lavorato per "il bene comune", anche quando costoro ancora sottoscrivevano i patti con Confindustria, il TAV, le basi militari americane , gli inceneritori e le missioni di guerra Usraeliane. Soprattutto dal momento che "Per il Bene Comune" è un movimento politico il cui nome è registrato nelle liste elettorali e per legge non può venire usato da chi lo ritenga appetibile per operazioni di lifting e costruzione di specchietti per le allodole a basso costo e al "bene comune" la sinistra di "lotta e di governo", negli ultimi anni ha guardato con occhio davvero troppo miope per poter sperare di farne una bandiera.....
Nuove liste. Prima mossa: rubare.
di Ufficio stampa PBC

Ferrara, 5 aprile 2012
'E scandaloso che ci siano uffici elettorali che oggi hanno ammesso al voto liste palesemente abusive, con nomi appartenenti a uno schieramento politico già presentatosi alle elezioni politiche del 2008. Denominazioni depositate oltretutto presso l'Ufficio nazionale Marchi e Brevetti.'

La Presidente di Per il Bene Comune usa toni molto duri preannunciando consistenti richieste di risarcimento danni a tutte le liste abusive e ricorsi al TAR.

'Ora che le liste sono state presentate è ancora più evidente il fatto che si tratta di raggruppamenti che fiancheggiano o sono espressione di SEL, Rifondazione, PD o IDV.' Un enorme danno per un soggetto politico nato distinto e distante da tutti i partiti, di ogni schieramento: 'E' gravissimo quanto sta succedendo ad opera di una sinistra squalificata, senza programmi originali e corresponsabile dell'attuale situazione in cui si trovano i cittadini. Noi abbiamo elaborato un progetto nuovo per il paese, dirompente rispetto alla solita minestra riscaldata dei partiti di centro destra sinistra' aggiunge Monia Benini.

'Procederemo immediatamente e saremo inflessibili rispetto a chi si presenta all'insegna del furto del nostro nome, inquinando le nostre idee e annullando di fatto il lavoro svolto in quattro anni. Se il buon giorno si vede dal mattino...' prosegue la Presidente di Per il Bene Comune.

' In Abruzzo nel 2009 facemmo rinviare le elezioni di due settimane con il nostro ricorso al TAR. Anche questa volta abbiamo la legge dalla nostra parte e sappiamo di essere tutelati. La cosa però che grida vendetta è che siano le comunità e quindi tutti i cittadini a dover sostenere gli eventuali costi che deriveranno dall'atteggiamento amichevole o quanto meno inadempiente degli uffici elettorali comunali che hanno autorizzato queste palesi violazioni, ma soprattutto dai capi e capetti locali di schieramenti politici che evidentemente non sono neppure stati capaci di inventarsi un nome originale, al momento del dover nascondere la loro vera identità.'
Per il Bene Comune

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Io sono più che convinto che "il bene comune" riusciremo ad ottenerlo se avremo il coraggio di mandarli tutti a casa. Ma proprio tutti!

Quando avremo bruciato il milione di leggi che si sono inventati nei loro lunghi anni di ruberie per rovinarci la vita in ogni sua manifestazione e per renderci ancora più sudditi di quanto già non lo siamo, allora ci rimboccheremo le maniche e costruiremo dal basso una società migliore.

Se non ci riusciremo la colpa sarà solo nostra e non avremo più nessun alibi verso le future generazioni.

Diremo loro che almeno abbiamo tentato...

-- Michele

Luka78 ha detto...

Spero che il tutto possa ritorcersi contro la SEL, l'IDV e compagnìa bella.

Come scrivevo ieri su di un post su F.B. di Marco Cedolin a tale problema, tutto questo è la dimostrazione di come chi si definisce di sinistra, oltre a non avere più idee, scopiazza nomi e/o simboli di movimenti costituiti da gente onesta e sincera che, nel loro piccolissimo, stanno smuovendo un po' di coscienze e diffondono materiale intellettuale molto buono e stimolante per i cervelli in naftalina.

Spero che non ci sia nessun danno indiretto per "Il bene comune", anche se, facendo il "complottista", chi mi dice che la copiatura del nome non sia stata fatta apposta per creare caos intorno a questo movimento visto il logico caos che si potrebbe verificare?

Ma lasciamo stare queste ipotesi e auguriamo un in bocca al Lupo a Monia Benini e a tutti gli iscritti e simpatizzanti de "Per il Bene Comune".

Luca D'Amico

marco cedolin ha detto...

Personalmente credo che la scelta del termine "bene comune" dipenda sostanzialmente dal fatto che si trattava di un termine non ancora sputtanato ed abusato e pertanto buono per "lavare" le falci ed i carrelli unti ed ingombranti.
Per il Bene comune, caro Luca, è oggi un movimento politico da 0, qualche punto percentuale e credo rimarrebbe tale con o senza caos ;-)

Quello che secondo me dovrebbe maggiormente preoccupare è invece il fatto che qualunque formazione politica super sputtanata, di qualsiasi colore, possa riciclarsi agli occhi degli elettori attraverso il meccanismo delle liste civiche. Un pò come un truffatore o un assassino che cambino cognome, per ritornare indisturbati a fare il proprio "lavoro".