mercoledì 27 luglio 2011

Pennivendoli

Marco Cedolin
Fra il paese reale, vissuto sulla strada e raccontato in rete, ed il paese virtuale, vissuto in poltrona e raccontato da giornali e TV, la distanza si è fatta ormai abissale, fino al punto da arrivare a costituire due universi antitetici privi di contatto fra loro.
Tutti coloro che non hanno la capacità, il tempo o la voglia di attingere da internet il proprio bagaglio informativo, e costituiscono la stragrande maggioranza della popolazione, restano relegati in un mondo virtuale, costruito ad hoc per emarginarli dalla realtà e veicolato presso l'opinione pubblica da pennivendoli e mezzibusti TV, deputati a rendere credibile un mondo di fantasia che non esiste.
La conseguenza più evidente di questo stato di cose è costituita da una manipolazione sempre più profonda dell'opnione pubblica, condotta al guinzaglio laddove chi tira le fila dell'informazione intende portarla.
Per meglio leggere le dinamiche di questo processo, proviamo a rifarci ad una serie di avvenimenti di questi ultimi giorni che riguardano la lotta contro il TAV in Valsusa, in merito ai quali conosciamo nel dettaglio la realtà dei fatti, avendola vissuta in prima persona. Con la premessa che gli accadimenti in oggetto e la loro rappresentazione filmica nel mondo di fantasia, non costituiscono un'anomalia, ma al contrario rappresentano lo specchio fedele di quanto avviene sistematicamente in ogni angolo d'Italia, in merito alle questioni più svariate.
Dopo un paio di settimane durante le quali pennivendoli di ogni risma e colore hanno dispensato menzogne a pioggia in merito alla manifestazione svoltasi a Chiomonte il 3 luglio, animando di fittizia vita ectoplasmatici black block ed incensando la correttezza delle forze dell'ordine, impegnate (mai viste dai reporter) a gasare cittadini inermi e sparare lacrimogeni ad altezza uomo in faccia al malcapitato di turno, si diffonde in rete un filmato ........

domenica 24 luglio 2011

Tangenti sui lacrimogeni illegali al CS, usati in quantità industriale in Val di Susa?

Fernando Rossi
E' un fatto che candelotti e razzi, lacrimogeni, urticanti e che altro, usati da esercito e polizia in Val Susa sono vietati nei paesi "civili".
Penso che nel Parlamento non ci siano rappresentanti del popolo che intendano tutelarne davvero i diritti, anzi vedo che in luogo di una sua chiamata alle camere per rispondere dei reati portati a termine in Val di Susa, da lui ordinati e/o condivisi, le varie bande partitiche fanno a gara nel blandire Maroni, tirandolo il più possibile dalla propria parte, come nuovo leader della Lega Nord. Uno spettacolo indecoroso, ma media e partiti, ancora una volta non fanno che coprire e mistificare le questioni relative al potere ed alla sovranità popolare.
 Credo che, vacanti le Istituzioni Repubblicane, debbano essere i valsusini e quanti sono stati vittime di quei comportamenti irresponsabili, provocatori e immotivati o e criminoso a portare di fronte alla giustizia nazionale ed europea il Governo e le autorità responsabili degli ordini impartiti a polizia ed esercito. Io sono tra questi e mi dichiaro pronto a promuovere una causa collettiva......

giovedì 21 luglio 2011

SPECIALE TAV













A cosa serve il TAV?

Anche la Germania boccia il TAV

Assedio NO TAV ma i teppisti sono in divisa

Che mondo è?

Crolla il traffico merci

Dopo le bastonate la santa inquisizione

Dovremmo essere tutti NO TAV

Frecciarossa ma solo di vergogna

Frecciarossa vola come un aereo

Hanno il coraggio di chiamarlo dialogo

Hanno perso ma non sanno come dirlo

Hanno tradito?

Il capotreno

Il frecciarossa ha fatto flop

Il MiTorinese mutante

Il TAV è come un tunnel infinito

Il sistema TAV è l'unico vero tunnel

Il TAV divora il futuro

Il TAV e l'informazione

Il TAV in Val di susa ha perso la prima battaglia

Incubo TAV

In Val di Susa inizia l'inquisizione

In Val di Susa i sindaci applaudono il TAV

In Val di Susa 1500 persone sono già in prima fila

I sacerdoti del TAV restano senza fedeli

La nuova questua per il TAV

L'incubo dei treni ad alta velocità è tornato in Val di Susa

Litigi a bassa velocità

Moretti il cantastorie

Nei cantieri del TAV discariche illegali

Non picchiamo l'informazione e neppure i giornalisti

NO TAV a Shanghai come in Val di Susa

NO TAV e decrescita

NO TAV in Spagna come in Val di Susa

NO TAV in Val di Susa, fra passato e futuro

NO TAV, l'attesa

NO TAV NO MAFIA

Portatevi coperte e panini

Processo TAV: lo scherzo continua

Questi sono i black block

TAV a Vicenza? Una presa in giro colossale

Il TAV in TV

Tanto fumo e poco arrosto

TAV in Val di Susa, facciamo chiarezza

TAV in Val di Susa, l'incubo ritorna

TAV in Val di Susa, lo scontro continua

TAV in Val di Susa, per trasportare cosa?

TAV in Val di Susa si torna al 2005

TAV: LTF cala la maschera

Trivelle ad alta velocità

Trivelle false, botte vere!

Una notte sureale ma senza cantieri

Val di Susistan

mercoledì 20 luglio 2011

Un futuro da asfaltare

Marco Cedolin
Nella nostra società contemporanea che si ciba di crescita e sviluppo, non esistono processi logici che possano prescindere dall’incremento del Pil, dall’aumento dei consumi, dall'inseguimento di un progresso tanto illusorio nella sua natura quanto devastante nelle sue conseguenze. La classe politica ed i grandi poteri economici e finanziari che ne gestiscono l’operato hanno scelto ormai da tempo il “caos” come ambiente ideale all’interno del quale perseguire i propri interessi senza dovere sottostare ad alcuna logica che non sia quella del profitto personale.
I messaggi spesso contraddittori di cui il cittadino è fatto oggetto hanno il solo scopo d’indurre una cacofonia di stimoli volta ad ingenerare uno stato di confusione generalizzato dove si possa affermare tutto ed il contrario di tutto senza preoccuparsi di cadere in contraddizione.
Tutte le problematiche connesse ai mutamenti climatici, al livello intollerabile dell’inquinamento, allo stato di profonda sofferenza in cui versa il nostro ecosistema e di conseguenza anche la qualità della nostra vita, sono state ormai sdoganate dal cono d’ombra in cui giacevano da tempo immemorabile.....

sabato 16 luglio 2011

Questi sono i black block

 
Questi sono i black block che da qualche settimana occupano la Maddalena di Chiomonte.
Chiunque, dopo avere visto le immagini comprenderà come liberarsi di questa feccia diventi ogni giorno di più una priorità imprescindibile.Quelli che Napolitano e Maroni non hanno esitato a definire "eroi", in meno di 3 minuti di filmato riescono a dare sfoggio di tutto il proprio repertorio di gesta epiche......

giovedì 14 luglio 2011

Bastonata finanziaria

Marco Cedolin
E’ oltremodo difficile riuscire a trovare le parole giuste, per commentare la nuova manovra finanziaria, dettata dalla BCE  e dai “mercati”, imposta dal presidente Napolitano e redatta dal passacarte Tremonti. Non solamente perché detta manovra, raddoppiata nelle ultime ore fino a raggiungere i 79 miliardi di euro, somiglia ad un marasma di tagli ed aggravi fiscali portati alla rinfusa, senza logica né senso, ma anche perché, pur facendo appello a tutta la buona  volontà possibile, diventa davvero difficile comprendere come un cavallo stramazzato a terra per l’inedia, dopo una settimana di digiuno, possa venire “rimesso in piedi” solamente a furia di bastonate e nuove prospettive di digiuno.
A venire colpiti dalla scure dei “sacrifici” saranno gli italiani tutti, in misura inversamente proporzionale al loro reddito. Introduzione dei ticket sanitari, tagli di tutte le agevolazioni fiscali per le famiglie, incremento di oltre un punto percentuale della pressione fiscale, una tassa di 200 euro perfino sui ricorsi al giudice del lavoro per vertenze riguardo a licenziamenti e mobbing, mentre a salvarsi dalla mannaia sembrano essere stati solo gli avvocati che hanno fatto valere il proprio peso specifico.
Il tutto in un paese dove la disoccupazione, la sottoccupazione e il precariato dilagano ormai senza controllo…..

mercoledì 13 luglio 2011

Val di Susistan

Marco Cedolin
Dopo le missioni di guerra al soldo degli americani, Bosnia, Iraq, Afghanistan, Libano, Libia, inizia la stagione delle missioni militari al servizio della mafia del tondino e del cemento, e quale teatro potrebbe essere più consono ad inaugurarle, della Valsusa ribelle, dove i "talebani" NO TAV rifiutano il treno veloce , le gallerie scavate a dinamite e la didascalia del progresso?
Da domani, 150 alpini della Taurinense saliranno a Chiomonte, per liberare le donne valsusine dal burka della bandiera con il treno crociato, per bonificare il terreno dalle mine anti – talpa e per dare la caccia al Mullah Perino, accusato d'incitazione alla rivolta contro ruspe, talpe, contractors che le manovrano e poliziotti che ne proteggono l'operato..... 

martedì 5 luglio 2011

Assassini della verità, ma pacifisti quando serve

Marco Cedolin
Chi ha avuto lo stomaco per riuscire a farlo, ha potuto godere in questi ultimi due giorni, della rappresentazione scenica “mandata in onda” dai media mainstream riguardo alla grande manifestazione  NO TAV di domenica 3 luglio in Val di Susa.
Dal fiume d’inchiostro dispensato a profusione e dal ragliare querulo dei mezzibusti in TV, tutti i lettori e gli ascoltatori che fossero stati all’oscuro dell’argomento, avrebbero potuto purtroppo cogliere solamente un vasto campionario di amenità assortite, finalizzate a rinchiuderli a doppia mandata all’interno dell’oscurità pregressa.
Non una testata o un TG che abbia ritenuto giusto contestualizzare quello che stava accadendo in Val di Susa, magari tentando di spiegare per quale ragione da 20 anni gli abitanti di una valle alpina stiano portando avanti una lotta che impegna le loro giornate e le loro notti, a detrimento degli affetti, della salute e del portafoglio.
Non una testata o un TG che si sia soffermato sui numeri straripanti di un corteo che raccoglieva aderenti da ogni angolo d’Italia e anche dall’estero, a dimostrazione di come sempre più persone stiano prendendo coscienza del senso di una lotta che riguarda gli interessi di tutti.
Non una testata o un TG che abbiano “posato gli occhi” sulla moltitudine eterogenea dei manifestanti, che comprendeva tutte le classi sociali, tutte le fasce d’età, tutte le sensibilità politiche, unite per l’occasione in un percorso comune che pennivendoli e cantastorie non sono assolutamente stati in grado di cogliere….

lunedì 4 luglio 2011

Assedio NO TAV, ma i teppisti sono in divisa

Marco Cedolin

Come ampiamente preventivato, la grande manifestazione contro il TAV in Val di Susa, forte di oltre 70 mila partecipanti, si è distinta per l'imponenza dei numeri, tale da dimostrare al di là di ogni ragionevole dubbio come non esista alcun spazio per la realizzazione di un'opera avversata radicalmente  dalla stragrande maggioranza della popolazione interessata dal progetto.
Giunti a questo punto, l'evidenza dei fatti, dovrebbe costituire un messaggio forte e chiaro, all'indirizzo della classe politica. I cantieri del TAV in Val di Susa non possono trovare alloggio, a meno che non s'intenda trasformare una valle alpina in un teatro di guerra permanente e militarizzare per un paio di decenni un intero territorio, al prezzo di costi economici e sociali assolutamente insostenibili.
Nonostante fosse di una chiarezza adamantina, il messaggio non sembra comunque essere stato colto dalla consorteria politica italiana che, con in testa Giorgio Napolitano, non ha saputo finora fare di meglio che lodare l'atteggiamento criminale dei teppisti dell'ordine, che per l'intera giornata hanno tentato invano con ogni mezzo d'impedire ai manifestanti di difendere il territorio in cui vivono....