lunedì 13 giugno 2011

Gli italiani hanno detto NO al nucleare e all’acqua merce

Marco Cedolin
Finalmente quella che era solo una sensazione si è tramutata in realtà. Nonostante lo spostamento a giugno dei referendum, rifiutando l’accorpamento con le elezioni amministrative di qualche settimana fa, nonostante le manovre messe in campo dal governo per dissuadere la gente dall’andare alle urne, ritirando scorrettamente una legge oggetto della contesa referendaria, nonostante alchimie ed ostruzionismi assortiti, il quorum è stato abbondantemente superato ed il numero dei votanti si è assestato intorno al 57%.
Poco importa se il valore giuridico della consultazione può ritenersi relativo, così come poco importa se fra coloro che festeggiano, dopo essere saliti sul carro del vincitore, c’è un ampio bestiario politico che da sempre offre la sponda tanto alla lobby dell’atomo quanto alla mercificazione dei beni comuni.
Quello che conta è il messaggio politico adamantino che gli italiani hanno inteso mandare recandosi in massa alle urne, in barba a tutti i tentativi di dissuaderli. No alla reintroduzione in Italia delle centrali nucleari, già bocciate nel 1987 e NO alla trasformazione dell’acqua in una merce, da vendere “a barili” come il petrolio…..

Un messaggio politico che in futuro, tutti i governi di qualsivoglia colore che si avvicenderanno alla guida di questo disgraziato paese, dovranno tenere in debito conto, a prescindere da quali siano le direttive dei grandi poteri che tirano le loro fila.
Passato il momento dell’euforia e della genuina soddisfazione, che deve accompagnarsi alla constatazione di come il popolo italiano ancora possieda una sensibilità ambientale ed un senso di ripulsa nei confronti del disegno di mercificazione di tutto l’esistente, arriverà il momento di capitalizzare questo risultato.
Non in termini elettorali e di visibilità politica, come tanti partiti già stanno facendo, ma gettando le basi per una battaglia popolare che partendo dal basso, ponga le basi affinché il bene acqua venga gestito nel migliore dei modi a beneficio di tutti e le centrali nucleari rimangano quel dinosauro che un po’ tutti gli altri paesi stanno cacciando fuori dall'Europa.

Insomma c’è molto lavoro da fare, e l’entusiasmo che deriva da un risultato andato oltre le migliori aspettative, dovrebbe aiutare a lavorare serenamente e proficuamente sulla strada che il voto degli italiani ha tracciato con chiarezza.

10 commenti:

Cartabaggiana ha detto...

già da circa un anno il governo versa in pessime condizioni, non tanto per le fratture interne, quanto per i consensi.

le piazze sono colme di gente che protesta, ogni pretesto è buono per riversarsi nelle piazze.

ma io mi domando: ma tutta 'sta gente prima dov'era??

mi sta benissimo che abbiano vinto i si, per una questione di nuon senso, mica politica (e sono di sinistra!);

ma dovevamo proprio aspettare questi referendum o il bunga bunga per liberarci di lui (se ce ne libereremo)?

sentenze e collusioni non dovrbebero bastare da sole?

mah!

Anonimo ha detto...

Non credo che il significato dei risultati dei referendum stia nella cacciata di Berlusconi, staremmo messi molto male, tanta fatica solo per questo? Da strapparsi i capelli Mi sembra che Cedolin metta piuttosto l'accento sull'importanza di un risultato che ci mostra per una volta gli Italiani uniti su qualcosa che non sia il solito osso che viene gettato alla plebe per non cambiare nulla .
Ci si dovrebbe affrettare da destra e sinistra a cambiare ottica ed entrare nella nuova ottica, quella che ho trovato nei gruppi dei pastori Sardi, dei commercianti ed artigiani Sardi, che vogliono solo rispetto ed essere messi in grado di lavorare rispettando leggi e condizioni che non siano leggi e norme buone solo per i delinquenti che vogliono evaderele e sanno come evaderle. Per fare questo, l'accordo è che ognuno accantoni la passione politica, vanno avanti come treni, avessimo noi nel Lazio simile gente!!
Non mi sembra che non accettare le centrali nucleari equivalga a dire fuori Berlusconi, perchè altrimenti si dovrebbero fare fuori quanti a sinistra fino a ieri erano pro nucleare. Fare fuori berlusconi, siete sicuri che a sinistra possano farlo? hanno ancora da litigare e tanto da capire, questi referendum rischiano di rovinare, a partire da Bersani, interessi economici precisi, informarsi, prima di gioire, ci sarà moltissimo da lavorare, moltissimo, pecunia non olet, e faranno di tutto per non cambiare nulla, il solito trasversale gruppo in cui la maggioranza è tra i suoi amici cara Cartabaggiana, mi spiace dirglielo. La invito , se posso, a rileggere con maggiore attenzione il post

Marista

Marco Schanzer ha detto...

Scusate , ma oramai e' troppo tardi per festeggiare un eventuale cacciata di B.
Oramai l'opposizione non e' piu'la speranza di una crescita culturale all'ombra della sinistra , ma il gruppone masso-militar-ebraico .
E' questo che ha prima cercato l'azione di disturbo al suo strapotere e poi lo ha costretto ad inginocchiarsi alla rapina della Libia .
In questo momento , nella protratta assenza della gente colta dal inventario dei soggetti politici , B e la Mafia , rappresentano la normalita' , la tradizione , di fronte ad un potere ben piu' feroce che spinge per conquistare la vetta .

Anonimo ha detto...

Avete visto di che pasta viscida sono fatti i politici? Prendiamo come esempio l'atteggiamento di Bersani in occasione di questi referemdum. Prima del voto girava per le Tv come la madonna pellegrina a dire ai suoi trinariciuti e al popolo di "destra" che il risultato non avrebbe avuto assolutamente un significato politico. In realta` pensava: "Se vanno a votare solo i miei polli non si raggiunge il quorum e i berluscones esulteranno. Bisogna coinvolgere anche quest'ultimi..."
Ora che il quorum e` stato raggiunto e il risultato ottenuto, allora si ringalluzzisce e ricomincia con la solita litania che il governo e` stato sconfitto e se ne deve andare a casa.
Fa finta di dimenticarsi che la "vittoria" e` stata ottenuta anche con i "dissidenti" del centrodestra che sono andati a votare anche se i loro capi Bossi e Berlusconi han lasciato palesemente intendere di star lontani dai seggi.
Questi repentini dietrofront per saltare sul carro del vincitore sono tipi dei politici di tutte le risme, anche se quelli del PD hanno una particolare predilizione nel farlo e per poi godere delle le vittorie... altrui.
Nelle recenti amministrative in realta` hanno "vinto" Di Pietro e Vendola..., ma il PD esulta!

Il passato ci ricorda che questa sua tendenza all'esultanza non si e` limitata all'interno dei patrii confini, ma ha varcato pure l'oceano. Vi ricordate le interminabili baldorie protratte fino a tarda notte organizzate dal PD quando nelle presidenziali d'America ha vinto Obama? Le menti ristrette di questi sinistri signori sono tenute in vita solo dall'odio contro il Male Assoluto, e non si vergognano di emulare la governante mademoiselle Dombreuil che, ne Il Gattopardo, godeva della felicita` dei due fidanzatini Angelica e Tancredi, perche` di propria non ne aveva punto.

-- Michele
.

@enio ha detto...

gli italiani hanno detto altre cose importanti sul legittimo impedimento e sui costi(mercificazione) di un bene primario, ricordiamocelo!!!!!!!

marco cedolin ha detto...

Credo che Marista abbia colto in pieno tanto il senso dell'articolo, quanto i termini della situazione.

La riflessione di Michele è quanto mai pertinente e mi trova in completa sintonia. La metafora di Angelica e Tancredi poi è una vera perla ;-)

Concordo anche con il pensiero di Marco, che benchè amaro contribuisce a riportarci alla realtà.

A Cartabaggiana mi sento di rispondere che personalmente ritengo che quando Berlusconi si deciderà a lasciare la guida del paese sarà sempre e comunque troppo tardi.
Ciò nonostante non vedo nell'esito dei referendum un voto di schieramento sinistra vs destra o un plebiscito contro Berlusconi, ma semplicemente una certa presa di coscienza da parte degli italiani di problemi dalla natura concreta e quanto mai trasversale.

Catherine ha detto...

Se fosse stato indotto un referendum su Berlusconi è probabile che il si avrebbe vinto! ... Ho per sbaglio acceso la televisione ieri sera e ho ascoltato 5 minuti (non di più, era al di sopra delle mie forze) commenti dei vari esponenti, sia di destra che di sinistra, che tentavano di riportare il discorso sul proprio ombelico.
Penoso.

Cartabaggiana ha detto...

si dice che non sia stato un voto politico, che la gente, una volta tanto disunita dai partiti, sia stata unita dal buon senso.

ho i miei dubbi.
forse questo è vero per una percentuale ristretta dei votanti, ma in maggioranza la gente ha espresso un voto politico per mandare a casa il governo.

l'ho sentito dalla gente, più o meno istruita, più o meno anziana.

chi conosceva la sostanza dei quesiti eravamo in minoranza - il si per dire no generava equivoci e perplessità - e chi chiedeva: 'ma cosa dobbiamo votare?' come dobbiamo votare?' sono stati forse in maggioranza;

c'era gente che domandava interdetta: "ma come, gli argomeniti sono tre e i quesiti quattro??"

questa è la percezione che ho raccolto, da un'azione di propaganda svolta da me e da altri volenterosi sul territorio.


p.s.
IL Cartabaggiana.

Saluti.

Marco Schanzer ha detto...

Sta nascendo quindi , in questi giorni , un nuovo , Italico e servo degli stranieri , partito .
La sinistra , che per non abbandonare il capitale voti si trasformo' in Democratic party nel anno di Gorbacev ...nella totale assenza di una propulsione filosofica alternativa alla destra...fara' ancora piu' fatica a mantenere il galleggiamento questa volta .
Il Democratic party e' gia' militarista , filosionista , e massone....ma una revisione del immagine e degli uomini e' probabile .
Anche in questa occasione , io propongo la nascita' di un " partito " ma solo con le virgolette , per rappresentare li Italiani che guardano in alto , e che certo non si riconosceranno ne nella mafia , ne nel sionismo massone ( i due nuovi schieramenti ).
E che vanno incontro a piegature superiori ai 90° per sentirsi ancora normali .
L'occasione mancata nel 45 , poi con le BR , poi con Bertinotti e Prodi , poi con MANI PULITE , poi nel 93 , poi quando il sionista Travaglio parti' all'attacco , in appoggio al sionista Santoro ( seguito dal ebreo Saviano ) supportati da giornali ebraici mentre la sinistra colta non aveva ne giornali ne giornalisti tv , puo' essere colta , in condizioni ancor meno favorevoli , oggi .

MS ha detto...

http://informarexresistere.fr/2011/06/16/combattere-le-mafie/