lunedì 22 febbraio 2010

Per Acerra un regalo nerofumo


Marco Cedolin
Da ormai un anno giornali e TV hanno epurato dai propri rotocalchi l’argomento dei rifiuti in Campania, fatta eccezione per le esternazioni della premiata ditta Berlusconi & Bertolaso che quasi quotidianamente trova occasione per sottolineare la propria opera salvifica consistente nell’aver restituito dignità e pulizia a Napoli e alla Campania.

In realtà chiunque abbia studiato anche solo superficialmente il problema è a conoscenza del fatto che l’unico “miracolo” realizzato dal governo e dal suo Commissario è stato quello di ordinare ai compattatori di tornare nelle strade a raccogliere la spazzatura ed ai giornalisti di raccontare che l’emergenza era finita, grazie all’inaugurazione del forno inceneritore di Acerra e alla messa in cantiere di altri 4 inceneritori, il tutto finanziato con il denaro dei consumatori, tramite i contributi Cip6 che appesantiscono la bolletta elettrica e rendono ricche le grandi multiutility.

Ad Acerra, dove nel marzo dello scorso anno è stato inaugurato un megainceneritore che non aveva ancora (e non ha tuttora) superato i test di collaudo, costruito attraverso la militarizzazione dell'area per impedire le veementi proteste dei cittadini, di miracoli non se ne sono visti, mentre al contrario da allora nuovi problemi hanno iniziato a sommarsi a quelli già esistenti, determinati dalla diossina dispensata dal percolato delle discariche abusive e dagli scarichi degli impianti industriali.

Domenica 21 febbraio, intorno a mezzogiorno, i residenti, fra i quali alcuni contadini che lavoravano nei campi, hanno potuto vedere una grande nube nera innalzarsi dai camini dell’inceneritore e in breve oscurare il cielo delle aree limitrofe. Nonché apprezzare i miasmi venefici contenuti nell’aria dall’odore nauseabondo e dal sapore acre, mentre cadeva a terra cenere nera.
Il sindaco Tommaso Esposito, testimone anch’egli del fenomeno, dopo avere ricevuto in Municipio molti cittadini preoccupati, ha provveduto immediatamente ad inviare all’Arpac e al presidente dell’osservatorio sull’inceneritore, Coccolo, un fax nel quale domandava delucidazioni in merito all’accaduto.
Ma sono in molti a domandarsi perché fino ad oggi lo stesso Esposito non abbia preteso la chiusura dell’impianto, dal momento che già da alcune settimane si susseguono casi come quello di domenica, con emissioni di nubi tossiche e maleodoranti che rendono l’aria irrespirabile. Senza contare che l’inceneritore in meno di un anno dalla sua inaugurazione ha già sforato oltre 140 volte i limiti di legge in materia di emissioni di polveri sottili.
In attesa delle risposte dell’Arpac, notoriamente famosa per la propria correttezza e professionalità, non ci resta che augurarci una visita a breve dell’eroe nazionale Guido Bertolaso, di ritorno dal suo viaggio nei territori disastrati di Sicilia e Calabria, dove avrebbero dovuto essere investiti i soldi “buttati a mare” alla Maddalena e stanziati per il Ponte sullo Stretto di Messina.
Forse proprio lui, che aspira ad essere celebrato con una statua nei territori miracolati dal suo operato, sarà in grado di dare delle risposte ai cittadini costretti a respirare nerofumo a causa di un inceneritore presidiato dall’esercito.

11 commenti:

Faber ha detto...

Mi vergogno di essere italiano , con la i minuscola volutamente ...

ciao Marco un abbraccio

Sani e termovalorizzati ha detto...

ci sarebbe da denunciare qualcuno.
tipo Zanotelli !

Anonimo ha detto...

Già meglio avere le strade innondate di rifiuti e non fare assolutamente nulla. Vero?

barbaranotav ha detto...

all'anonimo piace forse contare i morti per tumore nell'area?


http://www.antimafiaduemila.com/content/view/25422/48/

marco cedolin ha detto...

Gentile anonimo,
credimi, l'ironia ha ben poca valenza fra le corsie degli ospedali.
Meglio evitare d'inondare le strade di rifiuti. Produrne meno, riciclarne, riusarne e riutilizzarne di più, stoccare quello che resta (il meno possibile) in sicurezza.
E soprattutto meglio evitare d'introdurli all'interno del nostro corpo, laddove diventano assai più pericolosi perfino di quanto lo siano sulle strade.

Ferro e Seta ha detto...

Questo è il video (qualità pessima ma questo c'è) della fumata nera di domenica 21/02/10.
http://www.youtube.com/watch?v=qOsj8JuG7uM

@Anonimo:
sarebbe meglio ridurre e attuare la differenziata porta/porta, ma sai com'è, quando c'è da spartirsi gli appalti con la camorra, i politici non sentono ragioni.....e così invece di innondare di rifiuti le strade ti ci innondano i polmoni. E allora chi chiamiamo? Bertolaso o il Dr.House? SVEGLIA!

Anonimo ha detto...

Un invito a tutti di imitare il gentile "padrone di casa"; :-)

diamo per scontato che "anonimo" sia in buona fede e, quindi, non informato.
Un commento paziente e una parola cortese, fanno più di mille prove...
Saluti, Marco.
Sofia Astori.

Anonimo ha detto...

Fuori tema qui, ma riferito al penultimo post:

http://www.carta.org/campagne/grandi+opere/19247

ciao, Rob

(al Corriere qualcuno segue le gesta del mitico agente Betulla?)

Tina ha detto...

E dopo il Lambro, il Po, la monnezza a Palermo, sia ha ancora il coraggio di fare dello spirito?

Ho già scritto da altre parti che suonerei la carica per andare a L'Aquila in massa, prendere una pietra a testa e costruire "i monumenti" al califfo e al suo delfino salvatore della patria, ma plasmandolo loro addosso.

All'anonimo, voglio vedere quando avrà sul tavolo pesce al petrolio o verdure alla diossina se avrà voglia di "anonimamente ironizzare".
Buona domenica Marco

Anonimo ha detto...

Ciao Marco.
Mi è venuta voglia di sottoporre ad occhi ironici
un documento di quei sovversivi dei medici ISDE:

La valutazione parziale del danno causata dall'incenerimento dei rifiuti

http://www.ecceterra.org/docum.php?id=%201628

Ah, la sai una cosa suggestiva?
Bertolaso, è medico.

Ciao, Roberto

Anonimo ha detto...

You made some good points there. I did a search on the topic and hardly found any specific details on other sites, but then great to be here, seriously, thanks...

- Josh