martedì 10 febbraio 2009

Una legge per salvare il Conte Vlad

Pubblichiamo una riflessione dell'amico Sergio.

Sergio Sedia

Ormai è ufficiale: entro marzo il Parlamento Euopeo, su indicazione del Presidente Berlusconi, varerà un Decreto Legge per tentare di disciplinare il vuoto normativo in materia di non morti.E' infatti risaputo che esiste il pericolo che il Conte Vlad III di Valacchia, meglio conosciuto come Dracula, possa morire (morire?) per mezzo di paletti di frassino e/o proiettili d'argento per mano di una miriade di persone che forse erroneamente pensano non sia più vivo ma morto (morto?) anche se respira, apre gli occhietti , dorme sempre e uccide allegramente ogni tanto qualche vecchietta dei Carpazi . Il punto fondamentale infatti è la accezione di "vita e di non vita" in casi border line. E' vita quella del povero Vlad che non può e non potrà mai più relazionarsi con le persone normali?Può definirsi vivente una persona non-vivente?Una persona che è già morta può morire?Anche se il Conte respira, tale condizione è riferita alla "vita" o alla "non-vita"? Una persona che da millenni non ha relazioni con nessuno , che non parla con nessuno che non sorride a nessuno e che si alimenta in modo artificiale per mezzo di cannule appuntite può definirsi "vivo"? Può definirsi ormai "vita" la sua condizione o forse può definirsi "stato di morte permanente"?Nel caso gli venisse negata l'alimentazione morirebbe? O è morto già da tempo?

Accorgersi oggi che Vlad esiste e che forse può soffrire e essersi dimenticati di lui, del suo dolore e quello dei suoi cari da sempre, fin dal giorno dell "incidente" ,non significa di fatto averlo ucciso due volte? Può definirsi "paladino delle cultura della vita" chi si occupa di Vlad solo in inverno inoltrato e mai nelle estati smeraldine? Può definirsi un uomo "giusto" quell'uomo che cestina le missive di disperato di aiuto dei familiari di Vlad perchè occupato a pensare sulla "collina dei pensieri"?
Può, infine, un non-uomo, occuparsi di un non-morto? In attesa della legge, il Castello è stato già circondato dalle ronde rumene, mentre ispettori UE (italiani..) stanno verificando l'idoneità della bara a proseguire il protocollo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

l'ultima perla (si fa per dire)
di Stella:
http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_14/stella_rigassificatore_sicilia_72d39a58-fa6f-11dd-a8db-00144f02aabc.shtml

ciao, Roberto

Anonimo ha detto...

Lo capisco anonimo.
La natura è matrigna nel distribuire i neuroni.
Ovvio che se uno è un cretino critica il direttore della Normale di Pisa.

L'infedele.

Anonimo ha detto...

Commento abitualmente su questo blog che ho linkato al mio sito perchè ne apprezzo ogni approfondimento, e il cognome dopo Roberto è Pirani.

dal sito www.stefanomontanari.net:

"...Dopo il successo, peraltro meritatissimo, del libro La Casta, il sig. Stella è diventato un maestro di pensiero con istanze di credibilità anche su argomenti che non conosce abbastanza. Come capitò tempo fa quando si espresse sull'inceneritore di Venezia. Ognuno tragga le sue conclusioni."....

Quel che io so, come Stefano Montanari, (ne illustro un paio di slide quando mi capita di parlare a convegni), è che l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas, vale a dire un ente pubblico garante, sostiene che per il triennio 2007-2009 "l 'offerta supera significativamente la domanda”, e anche che l'Italia esporta energia "in maniera non episodica" parafrasando l'Autorità.

Ma questo fatto ovviamente Stella non lo ricorda nei suoi articoli, nei quali si inseguono le emergenze ma non si parla (mai) di come risolverle sistematicamente.
Per chiunque segua questo blog e sia informato: con l'efficienza energetica.

Ai gestori di rigassificatori nulla importa che l'energia venga sprecata in maniera scellerata, e che l'ultimo piano energetico di questo Paese risalga al 1986.
Di certo qualcuno ne ottiene fatturato da tutto questo spreco.

Poi ognuno si faccia la sua opinione se l'articolo che ho postato del Corriere riporta una corretta informazione sui rigassificatori