venerdì 14 novembre 2008

Amnistia



Marco Cedolin

Se la sentenza di luglio, relativa alle violenze e torture compiute dalle forze dell’ordine nei confronti di centinaia di giovani inermi all’interno della caserma di Bolzaneto, durante il G8 del 2001 era sembrata un vero e proprio colpo di spugna, avendo portato alla condanna solamente15 dei 45 imputati a complessivi 24 anni di carcere contro gli oltre 76 chiesti dai magistrati Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati, senza oltretutto contestare il reato di tortura dal momento che non esiste nel nostro ordinamento giuridico in spregio perfino alla convenzione ONU in materia di diritti dell’uomo, la sentenza di ieri riguardante la sanguinosa irruzione delle forze dell’ordine all’interno della scuola Diaz, sempre durante il G8 di Genova, riesce a fare perfino di peggio assumendo il carattere di una vera e propria amnistia.

Nonostante nel corso del processo siano state dimostrate in maniera incontrovertibile le responsabilità degli agenti, sia per quanto riguarda le violenze gratuite nei confronti dei giovani che dormivano all’interno della scuola Diaz, sia in merito alla falsificazione delle prove consistenti in bombe molotov, picconi e spranghe portati sul posto dagli stessi poliziotti al fine di giustificare con l’inganno il proprio operato, la sentenza emessa dal prima sezione penale del Tribunale di Genova è di quelle da lasciare basito chiunque sia stato in grado di percepire la gravità degli accadimenti. Tredici condanne e sedici assoluzioni (fra le quali tutti gli uomini appartenenti ai vertici della polizia) per un totale di 35 anni e sette mesi, rispetto agli oltre 108 anni chiesti dall'accusa, sembrano davvero troppo poco per dare l’illusione che in questo paese esista una qualche forma di giustizia anche quando a commettere i reati sono uomini appartenenti alle forze dell’ordine.

Alla luce di sentenze come quelle che dopo 7 anni hanno “graziato” i responsabili dei gravissimi fatti di sangue (ancora più gravi in quanto compiuti da coloro che dovrebbero fare rispettare la legge) accaduti durante il G8 di Genova del 2001, non stupisce più di tanto constatare come il poliziotto Spaccarotella, responsabile dell’assassinio di Gabriele Sandri, avvenuto un anno fa all’interno del parcheggio di un autogrill, nonostante l’imputazione di omicidio non sia stato sospeso dal servizio e neppure abbia subito alcun procedimento disciplinare.
Non resta che prendere coscienza del fatto che le forze dell’ordine, anche quando sbagliano, rispetto alla legge continuano a rimanere “più uguali” rispetti a tutti gli altri.


11 commenti:

Anonimo ha detto...

Una eventuale severa condanna avrebbe condizionato enormemente la possibilità di applicare la ricetta Cossiga in un prossimo futuro.
Le occasioni non mancheranno: dai piloti agli studenti, dagli immigrati alle puttane, ecc.
Parma docet.
Se sei un fedele servitore del potere (leggasi Casta)farai sicuramente carriera.
Senza nulla togliere alle decine di migliaia di operatori delle Forze dell'Ordine che, quotidianamente, svolgono, con coscienza,sacrificio e senso dello Stato, il proprio dovere per tutelare, loro sì, i cittadini. Ad essi, che sicuramente si sentiranno offesi ed indignati per questa sentenza, vada il ringraziamento e la solidarietà di tutti Italiani

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Posso solo dirti caro Marco, che questo mondo mi fa male.
E' quasi insopportabile.
Un caro saluto,
Marco.

Anonimo ha detto...

va bè è vero ma guardiamo dall'altro lato .... ne hanno condannati 13... si è vero che sono forse quelli meno importanti ... xò qualcosa è stato fatto !

Anonimo ha detto...

Si,qualcosa e' stato fatto,hanno condannato mitigando la pena all'estremo,i soliti capri espiatori.Soluzione facilmente prevedibile.E' inutile che si continui a pensare che e' meglio di nulla perche' chi comanda queste azioni poi le ripetera' sapendosi impunito ed impunibile.Ma porca sozza,siamo in democrazia? Le forze dell'ordine ci devono proteggere? Allora perche' tutto questo?
Solo perche' siamo stati tutti ipnotizzati facendoci credere che questa e' la vera democrazia che questo e' per il nostro bene ecc,una favola insomma ,questo io penso.
Questi esseri sono bestie (attenzione,bestie non animali, dei quali ho il massimo rispetto )e vanno rispediti negli inferi.
Certe volte penso siano questi esseri i veri alieni,faccio ancora fatica nella mia ingenuita' a credere che un essere umano possa fare certe cose ad un suo simile.
Scusatemi se sono stato brusco e scorretto ma sono francamente inc..to nel vedere e sentire queste cose.
Un abbraccio
Mariano

Crocco1830 ha detto...

Sono stati condannati gli esecutori, ma non le menti. Non chi ha progettato ed ordinato la repressione. Di fatto, lo Stato ha fatto capire di avere deciso di arrogarsi, in maniera violenta, il diritto a porsi al di sopra delle sue leggi e della sua Costituzione.

Anonimo ha detto...

Ciao Marco.
Voglio solo farti i complimenti per il tuo blog. I tuoi argomenti sono sempre convincenti e incisivi. Le tue analisi sono lucide ed esaustive. Il Corrosivo è nella mia lista di blog preferiti e, insieme ad altri siti, costituisce un punto di riferimento nella mia informazione quotidiana. Spero farai visita al mio blog.
Saluti,
Marco

Anonimo ha detto...

scusate ragazzi è così quasi in ogni stato, esempio in america anche se ripresi dalle telecamere non vengono quasi mai condannati. il motivo è semplice, le forze dell'ordine difendono i politici i potenti, i giudici... volete che vengano condannati e loro meno protetti o con la possibilità che si vendichino? è stato sempre così e sempre sarà.

Anonimo ha detto...

come ha detto giustamente mark covell, in italia non c'è democrazia. infatti c'è un regime neofascista, lo stesso che c'era 7 anni fa. :(

marco cedolin ha detto...

Cari amici,
ringrazio tutti per i commenti e voglio dire a Marco che ho inserito con piacere il suo blog molto interessante nei miei preferiti.

Anonimo ha detto...

Caro Marco,

sei nel numero delle mie letture quotidiane ormai da tempo.
Apprezzo moltissimo i tuoi articoli perché oltre a tenermi informata sui fatti mi offrono sempre spunti di riflessione sui temi cari a te e a quanti ti seguono.

Oggi approfitto per dirtelo perchè vedo che qui posso farlo(in quello che visiono solitamente non ci riesco) e perché ci terrei a darti , per una volta, un'informazione.

Riguardo al tema di oggi, c'è l'intervista del lunedì di Travaglio sul blog di Beppe Grillo (mi pare si possa vedere anche nel suo blog "Voglio scendere"). Bene, anche se nella sostanza non dice molto di più di quello già detto e sentito, aggiunge alcune "sfumature" degne di attenzione.
Se ti ho incuriosito, me ne compiaccio.

Tanti cari saluti, Sofia Astori.

marco cedolin ha detto...

Cara Sofia,
ti ringrazio molto per le parole di apprezzamento nei confronti del mio lavoro e per la tua attenzione.

Ho ascoltato, come da te suggeritomi, l'intervista di Travaglio sulla questione e trovo offra sicuramente spunti di riflessione interessanti, pur senza prendere posizione in maniera netta.

Incuriosirmi è facile, poichè sono patologicamente curioso:-)

Un caro saluto
Marco