giovedì 2 ottobre 2008

Dal Molin: niente referendum nelle colonie USA


Marco Cedolin

Un paio di giorni fa il Commissario di Governo Paolo Costa annunciava formalmente la cessione dell’area dell’aeroporto Tommaso Dal Molin agli americani, senza curarsi minimamente del fatto che alla fine della settimana i cittadini vicentini sarebbero stati chiamati alle urne proprio per decidere la sorte di quell’area e che per il giorno 8 di ottobre era atteso il pronunciamento del TAR del Veneto che lo scorso giugno già aveva congelato il progetto a causa di irregolarità procedurali ed errate valutazioni ambientali.
Se l’annuncio di Paolo Costa, che aveva fatto seguito alla consegna dei terreni alle cooperative rosse CMC e CCC vincitrici dell’appalto di 300 milioni di euro per la costruzione della nuova base americana http://ilcorrosivo.blogspot.com/2008/08/il-dal-molin-nelle-mani-della-cmc.html
era parso come una chiara provocazione, finalizzata a calare la base di guerra sulla testa dei cittadini dimostrando come il loro pronunciamento e quello del TAR fossero del tutto ininfluenti ad incidere all’interno di decisioni già prese in altra sede e pertanto insindacabili, alla provocazione si è voluto in tutta evidenza aggiungere anche la beffa.

Ieri il consiglio di Stato ha infatti bocciato (tre giorni prima dello svolgimento) il referendum indetto per domenica prossima a Vicenza dall'amministrazione comunale per consultare i cittadini sull'uso dell'area dove è prevista la costruzione della nuova base Usa, dichiarando che si sarebbe trattato di una decisione inutile dal momento che riguardava un obiettivo comunque irrealizzabile, contraddicendo in questo modo il pronunciamento del Tar che due settimane fa aveva considerato legittima la consultazione.
I cittadini di Vicenza sono pertanto costretti ad abbandonare definitivamente qualunque illusione di vivere all’interno di un Paese democratico potesse ancora allignare nel loro animo e devono prendere coscienza del fatto che una parte della loro città potrà sopravvivere solamente sotto forma di colonia USA, mentre i loro diritti risultano differenti da quelli sanciti dalla Costituzione per tutti gli altri cittadini italiani.

Nessun spazio per qualunque battaglia giuridica ancorché sacrosanta, nessun spazio per qualunque battaglia politica come quella di un referendum democratico, ai vicentini che si battono contro la base americana Dal Molin a questo punto non resta davvero altra strada che quella dell’opposizione pacifica con le mani alzate di fronte alle ruspe che presto arriveranno per aprire il cantiere.
A Vicenza hanno già compreso questa triste realtà le 12.000 persone che ieri sera sono scese in piazza per urlare la propria rabbia nei confronti dell’ultima beffa che nega loro anche il diritto a pronunciarsi in una consultazione referendaria, referendum, che i Comitati NO Dal Molin ribadiscono di volere comunque svolgere domenica, dal momento che nessuno può arrogarsi il diritto di declassarli al ruolo di sudditi dell’ennesima colonia americana.

9 commenti:

Roberta da Sydney ha detto...

Che tristezza caro Marco! Ma come si e` potuti arrivare cosi` in basso in Italia?

il Russo ha detto...

Ciao Marco, ancor di più oggi dove le affinità tra il tuo blog ed il mio si manifestano con la scelta della stessa notizia, sono felicissimo di averti linkato fra i miei blog amici liberi ma liberi veramente!

Anonimo ha detto...

http://ambientefuturo.org/wp-content/uploads/2008/10/dimissioni_consigliere_comunale.pdf

Le dimissioni dal Comune di Acerra del Cons. Esposito

Merita tutta la solidarietà di chi si batte per i beni comuni e il rispetto della Vita. La vita non si "compensa".
Ciao, Roberto
www.buonsenso.info

PS
Marco, finalmente sei linkato al mio sito.
Sei il solo organo di informazione presente in un sito altrimenti monotematico.
Non a caso.
Un abbraccio

Ferro e Seta ha detto...

Negli ultimi mesi sono passato da un pessimismo ancora legermente macchiato di speranza al pessimismo più nero e cupo. I fatti di Vicenza e Chiaiano mostrano che l'Avvoltoio del Potere Occulto dove Destra e Sinistra politica sono solo le ali, ormai a deciso di "cibarsi" dei diritti degli italiani che vogliono salvaguardare il loro territorio per VIVERE.
Agendo pacificamente, il cittadino viene continuamente travolto (letteralmente!) dalla strafottenza e dagli ordini impartiti da queste "falangi armate" camuffate da politici. E poi si permettono anche di pontificare sui sistemi adottati dalla Cina con il Tibet o nel Myanmar con i monaci. Purtroppo la via d'uscita da questo stato di cose non la vedo agevole. Ma come o detto, ora vedo tutto nero....sarà verametne così????

Anonimo ha detto...

Sono triste ed incazzato.
La democrazia,se mai è stata in salute,sta morendo.Certo che i nostri politici,servitori di chi sta al vero potere ma mai servitori di noi popolo,prendendo ad esempio la più grande "democrazia" del mondo,nata da un genocidio,e servitori anche di codesta "democrazia" ,relegano noi popolo italiano ad un angolo molto ristretto dove se non vogliamo ascoltare ed ubbidire ci mandano le forze dell'ordine a "proteggerci"...Di questo passo c'è solo un modo per riprenderci la vita.Una prece,Amen.
Mariano

marco cedolin ha detto...

Cara Roberta,
i come sono tanti ma purtroppo la cosa più grave è che ci si è arrivati.

Ciao Russo,
sono anche io felicissimo di averti linkato, dal momento che ad essere liberi veramente siamo rimasti in pochi.

Caro Roberto,
grazie per il link sul tuo ottimo sito.

Ferro e seta,
la situazione non sembra davvero delle più rosee, però credo non sia giusto abbattersi.
In fin dei conti fanno quello che fanno solamente perchè "noi" continuamo a legittimarli votandoli, a stipendiarli pagando le tasse, ad arricchirli con il nostro lavoro.
Senza di noi non avrebbero alcun potere....

Caro Mariano,
giustissimo quello che dici, ma dal momento che come ho scritto sopra siamo "noi" a mantenere in vita questo sistema, occorre prendere coscienza del fatto che sempre "noi" potremmo iniziare a costruire qualcosa di diverso e migliore.

Wil ha detto...

Quante le letture per questo fattaccio!

Quanto il potere Usa in casa nostra?
Quanto lo scarso peso politico del belpaese?
Leoni a casa nostra con i deboli, Pecoroni con i Forti.

Ma l'aspetto più grave è rappresentato dal fatto di Ignorare Palesemente il volere del cittadino.

Non posso tollerarlo.

A presto, grazie per averne parlato. Wil

marco cedolin ha detto...

Grazie a te Wil per il toccante commento.

un caro saluto
Marco

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Questo sistema, sembra non aver bisogno della democrazia. Però, caro Marco, non possiamo arrenderci diventando sudditi di questo sistema criminale.
Grazie per il post.
Un caro saluto.
Marco.