martedì 13 maggio 2008

Terremoto in Cina, trema la diga delle Tre Gole

Marco Cedolin

Le conseguenze del disastroso terremoto, di magnitudo 7,8 gradi della scala Richter che ha devastato il sud ovest della Cina non sono ancora conosciute nella loro interezza.
Il panorama tratteggiato dalle prime notizie che arrivano dalla regione racconta un’ecatombe di proporzioni immense che sembra continuare ad aggravarsi con il passare delle ore.
Oltre 8700 morti e 10.000 feriti nella sola provincia di Sichuan dove è stato individuato l’epicentro del sisma. Almeno 900 studenti sono stati sepolti nel crollo di un liceo di Dujiangyan, altri 8 edifici scolastici sono crollati seppellendo gli studenti, due importanti impianti chimici nello Shifang sono rovinati al suolo travolgendo centinaia di dipendenti e liberando nell’ambiente 80 tonnellate di ammoniaca.

Un’area di 1,3 milioni di chilometri quadrati, popolata da circa 180 milioni di persone, (un decimo dell’intera popolazione cinese) altamente antropizzata e ricca d’infrastrutture industriali e civili è stata pesantemente colpita dal movimento tellurico, scoprendosi estremamente vulnerabile anche in virtù della presenza di un grandissimo numero d’impianti ed opere ad altissimo rischio nell’eventualità di una catastrofe naturale.

La diga delle Tre Gole, soprannominata “la Grande Muraglia” del terzo millennio, inaugurata nel mese di giugno 2006 ma ancora in fase di completamento, che sbarra il flusso del fiume Yangtze
nella provincia dello Hubei, non lontana dall’epicentro del sisma, sembra non abbia subito gravi conseguenze a fronte del movimento tellurico e se confermata si tratterà di una notizia estremamente confortante, in quanto nel caso l’infrastruttura fosse stata lesionata le conseguenze avrebbero potuto rivelarsi catastrofiche.
La diga è infatti collocata sopra ad una faglia ed è pertanto soggetta ad un grave rischio sismico. Rischio che secondo gli esperti sismologici potrebbe essere amplificato dall’enorme peso dell’invaso che sarebbe in grado di alterare gli equilibri geostatici dell’intera regione, aumentando il pericolo di devastanti terremoti.
Già il 20 novembre del 2005 una scossa di terremoto di grado Richter 5,7 aveva colpito la regione dello Jiangxi dove sorge la diga causando 15 vittime e la distruzione di migliaia di case.
Numerosi esperti internazionali hanno a più riprese sollevato pesanti interrogativi riguardo all’eventualità che un’opera ciclopica come la diga delle Tre Gole, con un invaso di 1084 kmq della lunghezza di oltre 600 km possa essere in grado di compromettere gli equilibri di un’area già ad alto rischio sismico, mettendo oltretutto in evidenza come nel malaugurato caso di un cedimento strutturale dell’immensa diga si determinerebbe un disastro di proporzioni gigantesche, superiori a quelle di un bombardamento nucleare, in grado di portare alla morte oltre 100 milioni di persone.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusa Marco se vado fuori tema, ma è troppo grave questa.

sto informando più persone possibili.

Non contento dell’EDITTO BULGARO su Vicenza, delle spese in armi, del decreto “Acerra + altri 2” (inceneritori),
di aver sconfessato il Tar sulla centrale di Aprilia (incredibile)
e del Segreto di Stato sulla prossima cementificazione de LaMaddalena (aiuto..)
il cosiddetto governo di centrosinistra (?) Prodi ci ha lasciato un altro “REGALINO”.
Tanto lui dice di aver lasciato la politica.
Gli effetti della sua (sic) politica, Vicenza compresa, rischiano di restare per decenni.

VE LA COPIO E INCOLLO in tutta la sua GRAVITA’ e senza commenti:

il 1° maggio è entrato in vigore il D.p.c.m. (G.U. 16 aprile 2008, n.90)

che estende all’Energia il segreto di Stato.
Direttamente o indirettamente potranno essere segretate non solo le
infrastrutture ma anche le motivazioni della loro esistenza.
Insomma, un’autostrada anche per i cancrovalorizzatori, le centrali a
carbone e per il ritorno al Nucleare.

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 aprile 2008 –

Gazzetta Ufficiale n. 90 del 16-4-2008


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Che calpesti mezza dozzina di direttive europee di certo non è un problema per gli sviluppisti bipartisan.

In un semplice decreto,
si torna indietro di quarantanni: alla Sade che dei segnali preoccupanti dati dalla diga del Vajont, e degli studi scomodi, ne fece un “segreto di stato”.
Fino alla tragedia.

Se gli italiani permetteranno anche QUESTO, e continueranno a votare PD-PDL vorrà dire che si meritano PD-PDL

ciao, Roberto
www.buonsenso.info

marco cedolin ha detto...

Caro Roberto,
grazie per la segnalazione.
Si tratta in effetti di un decreto allucinante le cui devastanti conseguenze potranno andare molto oltre quanto si possa supporre.