giovedì 29 luglio 2004

Un Fiorino

Marco Cedolin

Negli ultimi 40 anni il potere d'acquisto di un salario in Italia si è ridotto ad un quarto di quello preesistente.
All'inizio degli anni 60 una cena al ristorante per tre persone costava circa 2000 lire (1 euro), oggi 3 persone al ristorante con 100.000 lire (50 euro) faticano a mangiare.
Un salario base nei primi anni 60 era di circa 150.000 lire (75 euro) col quale, poiché la matematica non è un'opinione si poteva cenare in 3 al ristorante la bellezza di 75 volte, nel caso si detestasse proprio restare a casa la sera.
Oggi un salario base si aggira sui 2.000.000 di lire (1000 euro) con i quali 3 persone, se il frigorifero è vuoto, potranno cenare al ristorante 20 volte.
Negli anni 60 una famiglia con un figlio, nella quale lavorava una persona sola, riusciva conducendo una vita normale e dignitosa a destinare al risparmio circa un terzo delle proprie entrate.
Oggi la stessa famiglia, nella quale però lavorano entrambi i coniugi non riesce ad arrivare a fine mese ed il più delle volte sfora il tetto delle proprie entrate, vedendosi costretta a ricorrere al credito al consumo.


Agosto ormai è praticamente arrivato, la TV ed i giornali che da oltre un mese si limitano a tenerci informati, con dovizia di particolari, riguardo alle liti fra AN e UDC, Lega e UDC, AN e Lega, nonché a renderci edotti del fatto che fa caldo, occorre bere molto e seguire la dieta mediterranea, stanno già preparandosi a documentare, con l'enfasi deputata agli eventi di massima importanza, l'evolversi del grande esodo che a fine settimana indurrà milioni d'italiani ad esondare festanti dalle grandi città verso i luoghi di villeggiatura.
Il governo però, o meglio quella congrega d'incompetenti che si stanno profondendo nella non difficile impresa di traghettare l'Italia verso l'Argentina, sembra stia approfittando proprio del comprensibile disimpegno generalizzato, indotto dalla canicola e dal desiderio di vacanza, per scagliare verso il cittadino alcuni colpi ferali che contribuiranno a renderlo sempre più sudamericano.
E' di qualche giorno fa la fiducia imposta sulla manovra finanziaria che ha raddoppiato il coefficiente di rivalutazione catastale sulle seconde case, sui terreni ed altri fabbricati (ai fini dell'imposta di registro) nonchè aumentato le marche da bollo.
E' di ieri la fiducia (la sesta in 3 mesi) imposta ed ottenuta dal governo riguardo alla scandalosa riforma delle pensioni. Una riforma che peserà come un macigno sulle spalle degli italiani e non mancheremo in futuro di analizzare dettagliatamente.
Per ora mi limito a constatare il fatto che gli unici lavoratori per i quali in futuro non varranno le nuove regole, saranno i militari e le forze di polizia, una sorta di “razza eletta” tutelata e coccolata dal governo, sia dal punto di vista economico, sia da quello penale, quando i suoi membri devono rispondere di qualche reato dinanzi alla legge.
Nonché a mettere in evidenza gli assurdi e criminali incentivi previsti per coloro che resteranno al lavoro pur avendo maturato i requisiti per la pensione d'anzianità. Più 32,7% in busta paga per questi signori che contribuiranno a lasciare senza lavoro i propri figli e nipoti.

Come se non fosse già sufficientemente penoso assistere all'ennesimo record raggiunto dal prezzo della benzina, che ha sforato quota euro 1,20 si è pensato di tirare un nuovo calcio in faccia agli automobilisti (termine che racchiude praticamente tutti i cittadini italiani maggiorenni e non ancora ottuagenari) e l'autore del nobile gesto è da ricercarsi nella persona del ministro per le infrastrutture ed i trasporti Pietro Lunardi. Un uomo che in qualunque paese civile sarebbe inibito dal ricoprire questo ruolo, essendo palese e gravissimo il conflitto d'interessi fra la sua attività di ministro e la gestione della Rocksoil, azienda di famiglia, fra le principali imprese di costruzioni autostradali, legata a doppio filo alla Società Autostrade e direttamente impegnata nella costruzione delle “grandi opere.”

Lunardi ha reso edotti gli italiani del suo progetto, già inserito nel “programma infrastrutture strategiche” allegato al documento di programmazione finanziaria, che consisterà nell'estendere il pedaggio autostradale anche a 4500 km. di strade statali gestite dall'Anas. I tratti nei quali sarà imposto il balzello sarebbero perfino già stati scelti dal ministero e saranno, pare di capire, strade statali ad alta percorrenza.
Lunardi ha poi chiuso il proprio intervento affermando trattarsi di un giusto prezzo che i cittadini dovranno pagare per avere servizi di livello e spiegando che le nuove risorse serviranno a finanziare la costruzione delle “grandi opere”.
Nonché additando gli abitanti del sud come sanguisughe che non hanno mai pagato i pedaggi autostradali.

L'automobilista italiano (noi tutti) già vessato dalla piovra delle assicurazioni, dal vergognoso prezzo della benzina (costituito in buona parte da tasse) da quella ridicola messinscena a scopo di lucro che è la patente a punti, dalla vessazione delle super multe comminate illegalmente tramite l'ausilio delle telecamere, dalla tangente dei ticket posteggio che levitano ogni giorno, da un'esosa tassa di circolazione (pagata per avere servizi di livello) e ormai diventata in realtà una tassa di possesso; sarà chiamato dunque a svenarsi, ancora una volta e ancora un po' di più.
A svenarsi per finanziare la vergognosa cementificazione della pianura padana fra Torino e Milano, una delle più aberranti ed inutili opere che siano state intraprese in Italia.
A svenarsi per far si che nel nome del TAV, una vallata alpina come la Valle di Susa, venga sventrata e stuprata in ossequio ad un progetto senza senso.
A svenarsi perché anziché investire nella sanità, nell'occupazione e nella scuola, un governo ebete possa perseguire la costruzione di quella sorta di torre di Babele che sarà il ponte sullo stretto di Messina.
A svenarsi per foraggiare la Rocksoil, proprietà del ministro che disserta di giusti prezzi e grandi opere da finanziare.

Andiamo tutti a goderci i servizi in TV sul gioioso dipanarsi del grande esodo, felici del fatto che la TV si possa finalmente vedere, con piccola spesa, anche sullo schermo del nostro telefonino, che emozione la tecnologia.
Chi siete? Quanti siete? Cosa trasportate?, si, ma quanti siete? Un fiorino!